Brucia ancora la fiamma del rock
Voce, gambe, capelli e carattere indomabili. Nessuno è mai riuscito a fermare "la regina". E lei ha attraversato tante stagioni senza mai uscire di scena Tina Turner è il fuoco. Lo è nell'immaginario collettivo, lo è sempre stata. Difficile nascondere un incendio e i settant'anni che compie oggi sono la prova che non è mai stato domato, mai spento, mai ridotto in cenere. Ha bruciato nella sua voce roca, nelle sue gambe incredibili, sui suoi capelli, anche loro, indomabili. Fiamme che sono state lucide e nere come carbone, bionde, rosse, senza controllo, spinte da ventate rock verso l'alto. Nella sua vita hanno provato a fermarla, chi lo ha fatto con i pugni come il marito Ike, ne ha ricavato mani bruciate. Chi l'ha ascoltata o vista sul palco ne ha sentito il calore, chi l'ha amata è bruciato con la sua stessa passione.
Il fuoco rock di una donna che del rock è definita la regina incontrastata brucia ancora, settant'anni dopo la nascita avvenuta il 26 novembre del 1939 a Nutbush, in Tennessee sotto il nome di Anna Mae Bullock, secondogenita di due contadini, con origini afroamericane, europee e forse anche indiane. Fuochi incrociati venuti alla luce in un mondo dove il rock non era ancora stato concepito, così come i fiori degli hippies, le minigonne, le frangette dei Beatles, dove la luna non aveva ancora l'impronta di un piede, non c'erano i pantaloni a zampa e le paillettes della disco, le astronavi di Kubrick o gli zombie di Michael Jackson.
Fino a oggi, epoca in cui è arrivata anche nella Rete che tutto rende visibile, Tina Turner è passata in mezzo alla storia indenne, bruciando il tempo, trasformandosi e restando sempre, per tutti, 'The Acid Queen' che gli Who disegnarono per lei in 'Tommy'.
Sopra il palcoscenico il fuoco ha sempre avuto senso, come ogni elemento potente che è possibile solo guardare da lontano con ammirazione. E sul palco lei è stata al sicuro per cinquant'anni, cantando canzoni tratte da album che hanno venduto oltre centottanta milioni di copie, collezionando otto Grammy, quattro decenni consecutivi di copertine di Rolling Stone, cinque film tra cui un'apparizione in St. Pepper's Lonely Hearts Club Band nel '78.
La regina del rock con l'anima soul, del rock rappresenta la perseveranza, la fierezza e l'immortalità. Fu lei a insistere per cantare quando a St Louis conobbe un giovane musicista, Ike Turner, che inizialmente scettico la teneva in ombra. Ma il fuoco era riconoscibile anche se giovane e presto Little Ann, come si faceva chiamare, grazie alla canzone A Fool in Love, divenne Tina Turner e la band da Ike Turner and his Kings of Rhythm band, si trasformò in The Ike & Tina Turner Revue.
I due si sposarono nel '58 in Messico e Tina si ritrovò a crescere quattro figli, due di Ike, uno suo nato da una relazione precedente e uno nato dal matrimonio con Ike. Si ritrovò sul palco a ballare, graffiare e cantare. Trovando a discapito dei tempi che le mutavano intorno, uno stile personale, con le coriste, le Ikettes, a spalleggiarla e a influenzare quel mondo che avrebbe cambiato la storia. Come Mick Jagger che molto deve proprio a loro e alla regina che anni dopo aiutò a risorgere. Quando il freddo fuori e dentro l'avevano piegata, fu proprio lui con un incredibile duetto al Live Aid nel 1985 a ravvivare la fiamma.
Con Ike toccò il cielo nel 1968 quando registrarono il loro successo più importante, Proud Mary. Poi iniziò la guerra fredda, il fuoco rabbrividì sotto la droga e la violenza di Ike, e il declino musicale divenne palpabile, una realtà da affrontare e che Tina decise di sfidare da sola. Nel 1976 scappò letteralmente dal marito e dal suo passato. Libera, con 36 centesimi nel portafogli e i buoni per la benzina si nascose da amici, praticò il buddismo di Nichiren Daishonin, ritrovò la forza di autorigenerarsi. Il divorzio fu ufficializzato nel 1978, dopo 16 anni di matrimonio. Alla morte di Ike, avvenuta nel 2007, fu rilasciato soloun cominicato: "Ike e Tina non hanno avuto alcun contatto per oltre trent'anni. Non ci sono ulteriori commenti da fare".
Le fiamme ripresero potenza nel 1984, fu il più stupefacente ritorno nella storia del rock che si ricordi. La canzone What's Love Got to Do with It scalò le classifiche in poche settimane contro ogni più rosea previsione. Tina aveva 44 anni. L'album che seguì, Private Dancer, vendette nel mondo quasi venti milioni di copie. L'anno dopo fu il turno di We Don't Need Another Hero, colonna sonora del film dove recitava, Mad Max Beyond Thunderdome. Poi, senza fermarsi, arrivò It's Only Love, cantata in duetto con Bryan Adams. Negli anni successivi il fuoco ha ripreso gusto a bruciare. Un'autobigrafia, "Io, Tina", diventata un film con Angela Bassett e Laurence Fishburne, altri album, fino alla luce nel '91 della compilation Simply the Best e, nel 1995, la registrazione per il film di James Bond, di Goldeneye, scritta da Bono.
Nella vita Tina Turner ha cantato con Bryan Adams, Rod Stewart, Elton John, Mick Jagger, David Bowie, Eric Clapton e Mark Knopfler. Nel '97 anche con Eros Ramazzotti nel pezzo Cose della vita, nel 2006 con Elisa in Teach Me Again. In Italia la regina si è sempre sentita a proprio agio, perfino a Sanremo è arrivata a scaldare la platea tre volte. L'anno scorso è salita sul palco con Beyoncé, per poi partire con il tour dei suoi cinquant'anni di carriera intorno al mondo. Sorridente, libera, vittoriosa. La prima data a Kansas City, ma l'America resta di passaggio. Conserva troppe pietre e troppi ricordi. Così la regina adesso vive più volentieri tra la l'Inghilterra, la Francia e la Svizzera. Oggi, con il suo compleanno si festeggia la musica, la storia, il rock, la rinascita. E il fuoco.
di KATIA RICCARDI [la Repubblica.it]
By Rob
di KATIA RICCARDI [la Repubblica.it]
By Rob
1 comment:
Happy Funky Birthday TINA
Guido/LF
Post a Comment